Dedicare al parasole e all’ombrello un Museo è stata un’idea non solo originale, ma anche piena di rispetto e amore per gli ombrellai che hanno, soprattutto nella zona del Vergante, le loro radici.
Vi si conservano oltre 1000 pezzi. Le razionali vetrine ne ospitano 200 circa, quelli che più precisamente consentono al visitatore di seguire l’evoluzione dei tipi e delle mode dai primi anni del ‘900 fino ai nostri giorni.
Al piano terreno sono visibili vari materiali di copertura: le trine, le sete, i cotoni e le fibre sintetiche, così come le stecche e i fusti di legno e metallo, osso e altro, e poi le bellissime impugnature intagliate nel legno e quelle realizzate con materiali preziosi, con avorio, con smalti dipinti a mano o madreperla.
Al piano superiore del Museo è possibile vedere foto di moda e documenti storici che descrivono l’uso del parasole, degli ombrelli e tutto quanto riguarda il commercio degli artigiani ombrellai: dalle foto dei pionieri, alla collezione degli attrezzi del mestiere quali contenitori in pelle o in legno per i materiali necessari alla riparazione degli ombrelli e gli oggetti che facevano parte della vita di tutti i giorni degli ombrellai ambulanti e infine alcune fatture delle fabbriche di tutta Italia.